E se la forma seguisse la funzione? L’esplorazione della desiderabilità nella città di Skopje
Disegnarecon - Università di Bologna – Ano 2013
Autores desta publicação
- PENSA, Stefano – Stefano Pensa - Ex-Colaborador projeto CNPq
- Masala, Elena – Elena Masala - Ex-Colaboradora Projeto CNPq
- Ognen, Marina
Baixar uma cópia desta publicação
Resumo da publicação
Disponível no site da revista: http://disegnarecon.unibo.it/article/view/3418/3060
L’integrazione della visualizzazione interattiva con le tecnologie GIS rappresenta oggigiorno un consistente supporto per i processi di pianificazione e progettazione urbana. I sistemi informatici di modellazione tridimensionale offrono nuove opportunità per comunicare i dati territoriali e far comprendere le relazioni che li interconnettono. Esiti rilevanti di questa unione provengono dall'analisi della compatibilità delle funzioni urbane con le aree residenziali. Questo tema, studiato per l'area “Taftalidze” di Skopje (Macedonia), genera una relazione tra i servizi pubblici e la qualità percepita della vita, fornendo una nuova morfologia urbana. L'esplorazione interattiva di questo nuovo paesaggio offre elementi progettuali da indagare, consentendo ai progettisti di creare una propria conoscenza e consapevolezza sulle questioni urbane in esame.
Abstract (english text)
The integration of interactive visualization with GIS technologies is nowadays a new frontier in supporting the processes of urban design and planning. Informed three-dimensional modelling systems can provide new insights in understanding both the elements which constitute the city and the relationships among these elements. One key outcome of this combination is the analysis of suitability of residential areas with urban functions. This topic, studied for the Taftalidze residential area in Skopje (Macedonia), generates a relationships between public facilities and perceived quality of life, providing a new urban morphology. The interactive exploration of this new landscape offers a large amount of project elements to investigate, allowing planners and designers to create an own knowledge and awareness on urban questions to be solved.